Recupero dati raid: cose da sapere

Tra i servizi offerti da Recuperodatiserver.com c'è anche il recupero dei dati raid. Può accadere, infatti, che un sistema raid vada incontro a un problema, che ha delle motivazioni specifiche e che, quindi, può essere risolto con provvedimenti opportuni. Va detto che, purtroppo, in molti casi le interfacce di management dei raid non sono esaustive, nemmeno sul piano dei controller, e di conseguenza non permettono agli utenti comuni di avere un chiaro quadro della situazione. Proprio per questo motivo non esiste altra possibilità che quella di fare riferimento a un centro specializzato nel recupero dati raid, dove tecnici qualificati usufruiscono di un hardware ad hoc e di un ambiente di lavoro (laboratorio) adeguato per risolvere i problemi.

Nel caso in cui i sistemi raid palesino delle difficoltà, comunque, è opportuno seguire alcune norme di comportamento e mettere in pratica determinati accorgimenti che hanno lo scopo di non peggiorare ulteriormente la situazione. Per esempio, un'azione da non fare è quella di scambiare i supporti rispetto alle loro posizioni originali: così facendo, infatti, non solo non si trae alcun vantaggio, ma anzi si rischia di peggiorare la situazione se c'è un loss dei metadati del raid. Nel caso in cui il controller segnali (per i raid 1, raid 3, raid 5 e raid 6) un disco in fault, si può pensare di rimpiazzarlo, ma è assolutamente indispensabile usare un supporto nuovo.

Il supporto che viene estratto dalla bay, invece, deve essere conservato con cura, in quanto in seguito potrebbe servire proprio per il data recovery. Altro consiglio da tenere a mente è quello che suggerisce di non estrarre dall'array montato più di un disco: il rischio, infatti, è quello di bloccare il raid dando vita a un kick off dall'array dell'unità che è stata estratta. Come si vede, quindi, per il recupero dei dati raid è fondamentale rivolgersi a un centro tecnico, e al tempo stesso cercare di intervenire in prima persona il meno possibile, soprattutto se si dispone di scarse competenze in materia. Il rischio che una manipolazione non corretta peggiori o comprometta in maniera definitiva la situazione è molto elevato. Ecco perché, per esempio, nel caso in cui il processo di rebuild non vada a buon fine è opportuno fermarsi, in quanto non è più sufficiente un intervento sistemistico semplice per ripristinare la situazione: in tale circostanza non si può fare a meno di un raid expert.

Il motivo è presto detto: il fallimento del rebuild comporta degli errori magnetici sui supporti. Infine, vale la pena di ricordarsi di non eseguire, per nessun motivo e in nessun contesto, alcun processo di inizializzazione del raid. Ciò deve valere anche se il supporto tecnico della casa produttrice fornisce il suggerimento contrario: è meglio evitare qualunque genere di rischio che potrebbe compromettere i dati.