Ottenere un prestito cambializzato (o con cambiali)

In Italia non è semplice accedere al credito, come ben sanno le famiglie e le imprese che nel corso degli anni passati si sono trovati a combattere con la stretta messa in atto dal sistema bancario. Una stretta la quale è stata del resto consigliata dalla grande mole di crediti incagliati gravante sul sistema, ma che ha avuto come contropartita la decisione da parte di molti di affidarsi all’usura. Un fenomeno che ha agevolato la delinquenza organizzata e il quale è stato ripetutamente denunciato dalle associazioni dei consumatori, tanto da provocare un allarme sociale sempre più vasto.


A peggiorare le cose ha contribuito anche la crisi di liquidità che affligge molte economie familiari, strette tra pensioni e stipendi troppo bassi e scadenze improcrastinabili. I consumi hanno così franato, aggravando ulteriormente la crisi e sottraendo preziose risorse al bilancio statale, a sua volta da risanare, con il logico corollario di un inasprimento della pressione fiscale. Come si può facilmente capire, la spirale perversa creatasi assomiglia al classico cane che si morde la coda e il risultato di tutto ciò è una scarsità di liquidità che continua a pesare come un macigno, costringendo molti cittadini a fare i salti mortali per reperirla.


Il problema, infatti, è che nel nostro Paese sono molti i soggetti rientranti nelle categorie dei cattivi pagatori e dei protestati: i primi sono coloro che nel proprio passato hanno incontrato difficoltà ad ottemperare il piano di rientro predisposto in sede contrattuale, mentre i secondi sono quelli che risultano all’atto pratico del tutto inadempienti. Si tratta di due categorie diverse, ma entrambe problematiche, con le quali il sistema finanziario ritiene sia meglio non intrattenere ulteriori rapporti.


Per questi soggetti ogni volta che si tratti di reperire risorse aggiuntive, si apre perciò un problema non da poco, dovendo produrre garanzie ulteriori a quelle solitamente chieste agli utenti normali. Uno dei modi di bypassare le loro difficoltà è quello rappresentato dai prestiti con cambiali, ovvero da quei finanziamenti che possono essere spuntati firmando un documento a titolo esecutivo tale da consentire all'ente bancario di recuperare comunque la somma di denaro erogata. La cambiale, infatti, permette all’ente erogante in di chiedere il pignoramento dei beni di proprietà del soggetto beneficiario del prestito nel caso in cui questi non sia in grado di onorare le scadenze accettate in sede contrattuale.


Proprio per le sue caratteristiche, che pongono in condizione di sicurezza la banca o la finanziaria che assicura il prestito, questa tipologia di finanziamento può essere richiesta anche dai soggetti che siano stati segnalati al Crif come cattivi pagatori o protestati. In pratica sono proprio le cambiali a rappresentare le rate e qualora esse non venissero onorate potrebbe scattare il pignoramento dei beni messi a garanzia.


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