RLS: come funziona la nomina di questa figura

Il D.Lgs n. 81/2008 ha previsto l’introduzione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Si tratta di una figura che si è resa necessaria all’interno delle aziende per garantire la tutela dei dipendenti, rispetto ad una serie di circostanze. Sono tante le funzioni del RLS e i compiti si trova a svolgere questa figura. Una volta eletto, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve provvedere al proprio aggiornamento attraverso gli appositi corsi RLS a Roma. E’ l’Anfos l’ente preposto ad erogare tali corsi di aggiornamento, necessari per svolgere al meglio il compito richiesto.

Ma vediamo insieme in cosa consiste la figura del RLS e come avviene la sua nomina. 


Nomina del RLS


E’ sempre il D. LGS n. 81/2008 a stabilire tutte le caratteristiche riguardanti l’RLS. Secondo la legge, questa figura viene scelta direttamente dai lavoratori nelle aziende che non superino le 15 unità, mentre nel caso in cui l’azienda abbia più di 15 dipendenti la procedura può essere differente. Si provvederà, in quest’ultimo caso, ad eleggere l’RLS nell’ambito delle rappresentanze sindacali i azienda (RSU o RSA), ma quando queste non siano presenti si procederà con una normale elezione tra i lavoratori.

La legge stabilisce anche che tale elezione deve avvenire in un’unica giornata, che solitamente corrisponde con la giornata nazionale per la salute e sicurezza sul lavoro.

Il numero di RLS va di pari passo con le dimensioni dell’azienda: per imprese che contano fino a 200 dipendenti è necessario un solo RLS, da 201 a 1000 dipendenti gli RLS sono 3, mentre per tutte le aziende che hanno più di 1000 dipendenti gli RLS devono essere 6.

Spetta infine al datore di lavoro la comunicazione annuale all’Inail dei rappresentanti per la sicurezza sul lavoro, sempre su disposizione di legge.

Compiti principali del RLS



Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve garantire le condizioni di sicurezza ai lavoratori dell’azienda
. Per farlo, egli è chiamato a compiere una serie di attività volte a creare le migliori condizioni possibili. Si tratta di attività piuttosto composite ed eterogenee, che comprendono una vasto raggio di azioni. Tra queste attività ricordiamo:

-valutazione dei rischi, individuazione, programmazione e verifica della prevenzione all’interno dell’azienda

-consultazione con i responsabili alla prevenzione di incendi, al primo soccorso e all’evacuazione dei luoghi di lavoro

-ricevere adeguate informazioni da chi è preposto al servizio di vigilanza

-provvedere ad un’adeguata formazione e ai relativi corsi di aggiornamento

.partecipare alle specifiche riunioni e promuovere azioni volte al miglioramento delle condizioni generali

-avvertire il responsabile aziendale in caso di serio rischio all’incolumità dei dipendenti

Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, sempre secondo la legge, deve disporre del tempo, degli spazi e dei mezzi che egli ritiene necessari per lo svolgimento delle proprie attività, senza perdere la retribuzione.
 

In cosa consiste la formazione del RLS



I confini della formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva nazionale.  In generale, l’RLS deve acquisire le giuste conoscenze in ambito di rischi lavorativi nel settore in cui egli opera, oltre ad imparare le migliori tecniche di controllo e prevenzione dei rischi stessi. La formazione, che viene erogata durante l’orario di lavoro, prevede un minimo di 32 ore di corso, 12 delle quali riguardanti obbligatoriamente gli specifici rischi e le misure di prevenzione da attuare in azienda.