La storia dell'eternit

Il termine Eternit è tristemente noto perché identifica una particolare forma di fibro-cemento che ha causato, e continua a causare, migliaia e migliaia di morti in tutto il mondo. Materiale dai molteplici utilizzi, oggi ne è assolutamente vietata la vendita, la commercializzazione, l'importazione e l'esportazione. Prima di questo divieto, però, l'eternit è stato utilizzato moltissimo e continua ad essere presente in moltissimi edifici, attualmente sono attivi numerosissimi servizi di smaltimento eternit in tutta Italia. Eternit: una storia ‘eterna'.


Il materiale amianto si lega allo sviluppo industriale quando, fin dai primi anni della Rivoluzione industriale, tantissimi minatori sono stati impegnati nelle cave ad estrarre questo materiale. L'Eternit, però, nasce per opera dell'austriaco Ludwing Hatschek che ottiene il brevetto (1901) per utilizzare un composto realizzato con cemento, carta e amianto. Hatscheck battezzò questo nuovo materiale con il termine ‘Eternit' richiamando il termine latino 'aeternitas' che significa eternità.


Il nome voleva, infatti, sottolineare la capacità di resistenza di questo materiale, capace addirittura di essere eterno. Nel 1902, il commerciante Alois Steinmann decise di acquistare la licenza dell'eternit e ne iniziò la produzione; nel 1903 aprì il primo stabilimento di fibro-cemento, la SCHWEIZERISCHE ETERNITWERKE AG, a Niederurnen.


L'eternit arriva in Italia nel 1907 quando l'ingegnere italiano Adolfo Mazza acquista la licenza e apre a Casale di Monferrato, in Piemonte, lo stabilimento Eternit che annoverava un'area di ben 94000 metri quadrati. Per quasi tutto il secolo scorso, Eternit di Mazza rappresentò uno dei più grandi stabilimenti per la produzione dell'amianto presente in Europa. La produzione italiana di questo materiale si concentrò soprattutto nella realizzazione di elementi di copertura: nel 1912, Eternit di Casale Monferrato mise in commercio i tubi che poi furono utilizzati per la realizzazione della rete idrica e le lastre ondulate per la copertura di capannoni.


Fu nel dopoguerra che l'utilizzo del fibro-cemento conobbe il suo periodo d'oro quando fu ampiamento utilizzato nella ricostruzione edilizia. La produzione dell'eternit, però, non si limitò al settore edilizio ma iniziò anche ad interessare settori di produzione di oggetti di uso quotidiane come le famose fioriere o le sedie. Negli anni '60, però, iniziò ad essere denunciata la pericolosità di questo materiale e come l'esposizione prolungata alle sue fibre potesse causare gravi patologie croniche e serie forme tumorali. L'amianto finisce sotto i riflettori e nel 1987 il primo cittadino di Casale Monferrato emanò un'ordinanza che vietava l'utilizzo di questo materiale. Si tratta del proprio provvedimento italiano contro l'eternit. Solo nel 1992, però, l'amianto fu vietato su tutto il territorio nazionale.


Per saperne di più: http://www.ambientevc.info/Storia%20dell%27eternit.pdf