Utilizzo del legno come materiali di costruzione nel settore edile
Il legno è uno dei materiali che si dimostrano principalmente adatti all’utilizzo nell’edilizia e nella costruzione di case, non solo per motivi ecologici viene preferito dalle imprese edili di tutta Italia. Dalle imprese edili di Torino e Piemonte fino alle realtà edili della Sicilia e della Campania. Il legno mette d’accordo tutti i costruttori per tutti i vantaggi che determina. Tuttavia il materiale legno per case, prima di diventare materiale da costruzione deve subire differenti trattamenti di un tipo o di un altro. Ovviamente il legno gresso per le case non può essere impiegato. Andiamo a vedere nello specifico quali sono queste fasi di lavorazione.
Riduzione alle dimensioni commerciali
I tronchi vengono trasportati alle segherie, dove sono sottoposti alle
lavorazioni necessarie per ridurli alle dimensioni richieste dalle applicazioni nella costruzione edile.
La riduzione del tronco in tavole avviene con differenti tecniche di taglio: taglio tangenziale, è la tecnica più comune ed economica, perché richiede un solo passaggio del tronco sotto la sega multilame. Non fornisce però tavole di qualità e aspetto costanti: le tavole mediane hanno venature regolari e parallele, mentre le tavole laterali tendono più facilmente a imbarcarsi e hanno venature meno regolari; tagli di quarto e radiali, comportano operazioni più complesse, ma forniscono legname meno deformabile e di aspetto più regolare.
Assortimenti del legname da costruzione
Il legname viene comunemente commercializzato nei seguenti assortimenti:
legno tondo o tondame, legno squadrato o sgrossato, legno segato.
Esistono inoltre innumerevoli assortimenti di forme e di dimensioni variabili da una regione all'altra.
Sfogliatura e tranciatura dei tronchi
I lavori di falegnameria richiedono spesso pannelli di dimensioni maggiori di quelle ottenibili con il tavolame ricavato direttamente dalla segagione dei tronchi, a meno di non unire insieme più tavole con tutti i rischi di deformazioni e distacchi dovuti a fenomeni di ritiro tipici del
materiale edile. Per rispondere a questa necessità sono state introdotte diverse tecniche che rendono possibile la produzione di pannelli di grande superficie e di limitato spessore, ottenuti dall'incollaggio di fogli sottili di legno, ricavati dai tronchi per sfogliatura o per tranciatura. Tali lavorazioni consentono inoltre di far risaltare le caratteristiche di aspetto del legno (colore, disegno, venature ecc.).
La sfogliatura consiste nel ridurre il tronco a un unico foglio sottile (con spessore da 0,6 mm a 5 mm), di altezza teoricamente uguale a quella del tronco, facendolo ruotare sul suo asse longitudinale e tagliandolo con una lama affilata.
La tranciatura consiste nel ridurre il tronco in tanti fogli sottili, detti in genere piallacci (con spessore da 0.5 a 3 mm). facendo scorrere in senso longitudinale una lama larga quanto il tronco da tranciare.
A queste
tecniche di lavorazione se ne sono più di recente aggiunte altre che consentono di utilizzare le parti di minori dimensioni degli alberi e gli scarti di lavorazione, per ottenere particelle e fibre di legno.
Formazione dei prodotti derivati per l'edilizia
Sottoponendo i fogli di sfogliato e di tranciato a successive operazioni, diverse a seconda del prodotto che si vuole ricavare, si ottengono i prodotti derivati dal legno, che prendono il nome di:
compensati e paniforti; pannelli sandwich e tamburati.
La grave diminuzione delle risorse forestali e il continuo aumento della domanda di prodotti a base di legno hanno spinto inoltre verso la produzione di pannelli costituiti di frammenti più o meno minuti di legno che. opportunamente compattati per mezzo di particolari procedimenti, vengono distinti in:
pannelli di particelle; pannelli di fibre; pannelli di lana di legno.