La cimice asiatica invade Modena

La cimice di origine asiatica denominata Halyomorpha halys (Heteroptera, Pentatomidae), sta infestando ormai tutto il territorio di Modena e non solo, anche città come Bologna, Reggio Emilia e Milano ne stanno rimanendo vittime.

Il primo avvistamento in Italia si riscontra nel 2012, proprio nel territorio modenese. Le ricerche sono state condotte proprio dagli studenti dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, lo stesso ateneo spiega che a parte l'odore sgradevole che l'insetto emette, non reca nessun tipo di problema grave né all'uomo né agli animali.

Il pericolo, però, diventa concreto e reale per le piante, perché la cimice asiatica si nutre soprattutto di varietà di specie coltivate e spontanee, come piante arboree e arbustive. Quindi tutte le piante da frutto, vite, ortaggi, leguminose, cereali e molte piante ormonali sono molto a rischio. Le punture delle cimici, provocano lo sviluppo stentato delle piante, la caduta precoce dei frutti, deformazioni anomale e rendo la frutto non commerciabile.

Il Dipartimento di Scienze e della Vita dell'Umore, in collaborazione con il servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna, a partire dal 2013 hanno mappato la presenza della cimice asiatica nell'area compresa tra Reggio Emilia, Sassuolo, Bologna, Nonantola, Carpi, in Lombardia (tra Milano, Monza, Como e Chiasso), ed un focolaio anche in Piemonte (tra Torino e Cuneo).

Su quasi tutte le città si tratta di insediamenti abbastanza stabili e in continua espansione sul territorio per via del trasporto passivo di treni, auto e camion.

Lara Maistrello, che ha condotto l'indagine, ha spiegato che la cimice asiatica ha compiuto due intere generazioni e che la sua presenza era davvero consistente ed elevate presso tutte le campagne.

In alcune aziende si sono registrati danni considerevoli:

Nei vigneti la cimice asiatica si nutre sui grappoli in maturazione e durante la vendemmia, alterando così la qualità del vino.

fonte: disinfestazioni.modena.it