Caldaie: lo smaltimento della condensa

Se avete deciso di installare nella vostra abitazione una caldaia a condensa ci sono alcune cose che dovete sapere soprattutto per quanto riguarda lo smaltimento della condensa. La condensa è una sostanza con un profilo altamente acido, perciò lo smaltimento della condensa prodotta dalle caldaie a condensazione rappresenta una forte minaccia per l’inquinamento dell’ambiente.

Proprio per questo motivo lo smaltimento della condensa è la soluzione più comunemente utilizzata. Si opera dunque il convogliamento negli scarichi delle acque usate di solito negli edifici.
Queste acque, grazie alla presenza di numerosi saponi e detergenti ed al loro profilo basico hanno lo scopo di neutralizzare l’acidità delle condense delle caldaie a condensa.

Lo smaltimento della condensa è regolata da alcune leggi emanate dal governo. Nel tempo si è svolta un evoluzione continua delle norme vigenti in materia di condensa. Negli anni dunque sono state prescritte numerose leggi e norme con indicazioni non sempre molto semplici da attuare.

Secondo quanto prescritto dalla norma UNI 11071/03, “è obbligatoria l’adozione di un sistema di neutralizzazione o passivazione della condensa prima dell’immissione nei sistemi di raccolta delle acque fognarie o superficiali per potenze a partire da 116 kW”. Nonostante ciò non è totalmente esclusa la possibilità, per le caldaie a condensa, di neutralizzazione l’acidità della condensa con gli scarichi saponati e con i detergenti di uso quotidiano.

Anche secondo la legge europea, soprattutto in riferimento agli impianti che hanno una potenza inferiore ai 200 kW non esistono regole univoche definite e determinate.